SCIACCA. Non hanno ancora riscosso lo stipendio di settembre, rivendicano un contratto di lavoro a tempo indeterminato e intanto hanno proclamato lo stato di agitazione i dipendenti stagionali delle Terme. Sono una quarantina e molti di loro impegnati al Grand Hotel, struttura che attualmente è in piena attività. Il commissario liquidatore, Carlo Turriciano, afferma di non potere liquidare, ad oggi, la mensilità di settembre agli stagionali. «C’è un debito Enel di circa 60 mila euro da pagare ed è quello che sto facendo – dice Turriciano – ma tra una settimana ritengo di potere pagare gli stipendi agli stagionali, ottenute delle somme dall’Asp». I lavoratori si sentono abbandonati dalla politica «che un giorno dice una cosa e un giorno un’altra», afferma Salvatore Baio, uno degli stagionali. «Mentre noi – aggiunge Riccardo Tulone, altro stagionale – non abbiamo ancora riscosso lo stipendio di settembre. La politica è quasi assente. Ci fanno promesse, belle parole, ma alla fine i fatti non arrivano». E le cose non si mettono bene per il futuro se non si imprimerà una forte accelerazione al bando per la scelta del privato che dovrà gestire la stazione termale saccense. Si attende da tempo e adesso pare che stia per arrivare all’esame del governo. ALTRE NOTIZIE NELL'EDIZIONE DI AGRIGENTO DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA