La svolta non c’è stata, ma qualche passo avanti è stato fatto. Tanto che è stato revocato lo sciopero ad oltranza proclamato lo scorso 4 settembre dai lavoratori dell’Italcementi. Un nuovo accordo per evitare i licenziamenti dei 41 lavoratori in esubero dell’Italcementi di Porto Empedocle è stato raggiunto tra sindacati e azienda nel corso di una nuova riunione che si è svolta nella sede di Confindustria Agrigento. L’accordo, che sarà ufficialmente sottoscritto tra Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil, Ugl Costruzioni Agrigento e l’azienda, prevede che per 41 lavoratori in esubero, per i quali le procedure di mobilità restano sospese fino al 14 dicembre, la soluzione sarà quella dei trasferimenti in altri stabilimenti dell’Italcementi sparsi in Italia, ma anche l’incentivazione all’esodo per chi è vicino alla pensione e l’integrazione al reddito pari a 700 euro lordi oltre alla possibilità per i lavoratori di chiedere ulteriori acconti rispetto agli importi dovuti come riconoscimento di un importo a titolo di transazione incentivo all’esodo (per un totale di 42.000 euro). L’accordo assicura fino al 14 dicembre anche il sostegno alle spese sanitarie e prevede l’impegno ad assumere entro il primo gennaio 2017 o in aziende che metteranno in campo eventuali iniziative di riconversione, o in una qualunque sede Italcementi. Per altri 31 lavoratori il problema non si pone: confermata la decisione dell’azienda di impegnarli nel centro di macinazione. Resta da sciogliere il nodo della Cig in deroga che darebbe respiro ai lavoratori, all’azienda e alle trattative in corso per la riconversione del sito. Il tavolo tecnico per affrontare la questione è stato convocato per martedì prossimo a Palazzo d’Orleans dal governatore Rosario Crocetta. La Regione sta valutando un progetto di reindustrializzazione del sito ad opera dell'Italkali, società a partecipazione regionale che, nell’ambito dell'estrazione di kainite nella miniera di Realmonte, potrebbe rilevare il sito Italcementi di Porto Empedocle per lo stoccaggio dei materiali: un piano industriale da 250 milioni che prevede lavoro per circa 300 persone. Altri possibili investimenti nel settore delle energie sono state proposte da Nomisma. «Il governo regionale si impegni - si legge in una risoluzione a firma degli onorevoli Margherita La Rocca Ruvolo (Udc) - a tutelare i lavoratori dell’Italcementi concedendo la Cig in che permetterebbe alle parti di avere margini di tempo per discutere e trovare nuovi partner pronti a investire per risolvere il problema occupazionale».