Tra sound e albe, Mario Venuti pronto a portare la sua musica alla Valle dei Templi: martedì 19 agosto, alle 5.30, il cantautore porterà al Tempio della Concordia Lo spettacolo dell’alba. Un live acustico, voce e chitarra, in cui l’artista intreccerà il suo repertorio con l’inizio di un nuovo giorno, trasformando di fatto il concerto in un vero e proprio percorso tra storia e natura. Un evento - organizzato da CoopCulture - che non potrà non dialogare anche con l’ultimo album di Venuti Tra la carne e il cielo, dove lo stesso cantante cerca equilibrio tra sensualità terrena e spiritualità. Dopo il live alla Valle, per il pubblico ci sarà anche una visita guidata con gli archeologi. Venuti, inoltre, farà concerti anche a piazza Marconi a Trecastagni, il 24 agosto, a piazza della Repubblica a Marineo il 25 e alle Saline Genna a Marsala il 31 agosto. «Alla Valle dei Templi solo chitarra e voce - dice Venuti - queste sono interpretazioni fatte di sussurro e puntano al massimo effetto. In scaletta? Canterò Echi d’Infinito, che ho scritto per Antonella Ruggiero e compie vent’anni dalla presentazione a Sanremo». Si esibirà all’alba al Tempio della Concordia… «Le location stanno diventando le vere star delle programmazioni. Si è capito che unire la musica con dei luoghi storici, teatri di pietra, millenari, aggiungendo poi gli orari del crepuscolo, si crea una suggestione, una magia che dà un valore aggiunto agli spettacoli. È una bella cosa, poi noi in Sicilia siamo abbastanza ricchi di location di questo genere e la Valle dei Templi non credo abbia tanti rivali». Un live acustico, voce e chitarra… «Credo che le canzoni spogliate del loro vestito possano essere ancora più potenti dal punto di vista emozionale. Il genere che faccio ha una tradizione anche attraverso la chitarra classica con corde di nylon pizzicate con sapienza, che possono diventare una piccola orchestra. I miei mentori sono naturalmente i brasiliani come João Gilberto o Caetano Veloso che anche solo con una chitarra sanno emozionare. In Italia ci sono Roberto Murolo su tutti, Piero Daniele, Domenico Modugno. È una tradizione quella della chitarra classica, del cantastorie e della canzone napoletana nobilitata da Roberto Murolo». L'articolo completo oggi sul Giornale di Sicilia in edicola e nell'edizione digitale.