Andrea Camilleri prima che raggiungesse il successo all’età di 70 anni con il Commissario Montalbano. Nasce un premio letterario senza limiti d’età che rende omaggio al percorso meno conosciuto del grande scrittore siciliano, che è stato regista teatrale, drammaturgo, autore e sceneggiatore per la Rai. «Abbiamo trovato raccolte di poesie del 1939 da lui stesso rilegate quando aveva 14 anni che si trovano ora al Fondo Camilleri», dice la nipote dello scrittore, la scrittrice Arianna Mortelliti, direttrice artistica del premio. A cinque anni dalla morte, il 17 luglio 2019, e in vista, nel 2025, del centenario della nascita avvenuta il 6 settembre 1925, il Premio Andrea Camilleri-Nuovi Narratori è rivolto ad autori e autrici di racconti brevi, radiodrammi, poesie e favole per bambini. Ogni categoria è suddivisa in due sezioni: quella «Chiù picca di sissanta», che include tutti coloro che hanno meno di sessant’anni, e la sezione «Chiù assà di sissanta», che include tutti coloro che hanno da 60 anni in su. Le opere dovranno essere scritte in lingua italiana, inedite, mai pubblicate né in versione cartacea, né digitale, né sui social. Il bando del premio, indetto dal Fondo Andrea Camilleri, è online da mercoledì 25 luglio e consultabile sul sito www.premioandreacamilleri.it. Le opere dovranno essere inviate entro il 6 gennaio 2025. La prima edizione avrà come tema «Oltre la ragione». «La scelta delle categorie ricalca il Camilleri meno conosciuto. Questo vale anche per il tema che si rifà alla trilogia delle metamorfosi di Camilleri composta da Maruzza Musumeci, Il casellante e Il sonaglio. Sono i miei libri preferiti, favole per adulti decisamente poetiche. Ci sono donne affascinanti, ammaliatrici, ma allo stesso tempo dolci, con accanto uomini che sono disponibili ad andare oltre la ragione per amore. Il messaggio della trilogia per me è mio nonno, andare oltre la ragione per amore ultimamente invece ha preso pieghe negative ed è importante riscoprire questa parte bella, poetica», dice all’Ansa Arianna Mortelliti a margine della presentazione al Fondo Camilleri con la figlia dello scrittore, Andreina Camilleri e l’editrice Gemma Gemmiti. All’incontro era presente fra gli altri anche Mariolina Camilleri. «Ho lavorato con mio nonno nell’ultimo anno della sua vita e ho potuto vedere il suo impegno quotidiano, la dedizione, la voglia, il sorriso. È un altro modo che io ho per ricordarlo e per non farlo morire mai. Scrivere di getto, mettere nero su bianco le idee e poi magari correggere, ma lui non ne aveva bisogno, è stato un suo insegnamento insieme al mettersi sempre nei panni degli altri. L’empatia» racconta Mortelliti che ha iniziato a scrivere un anno dopo la morte di Camilleri ed è autrice di Quella volta che mia moglie ha cucinato i peperoni (Mondadori) e a ottobre uscirà Quel fazzoletto color melanzana. (Mondadori). «È importante fare la presentazione di questo premio al Fondo Camilleri inaugurato nel 2022, perché qui ci sono l’archivio e la biblioteca dal 1939 al 2000. Mio padre ha conservato le sue carte fin da ragazzo. Nel 2018 ci ha chiesto di conservarle. La scelta dell’archivio è stata sua. La catalogazione dei documenti è terminata e sarà consultabile fra la fine del 2014 e l’inizio del 2015. Sia archivio che biblioteca sono fruibili. Il fondo è un luogo aperto a tutti», sottolinea Andreina Camilleri. Le opere vincitrici saranno pubblicate da Gemma Edizioni in due antologie: una dedicata ai racconti brevi, ai radiodrammi e alle poesie, l’altra alle favole per bambini. La prima selezione delle opere sarà fatta dal Fondo Camilleri che scarterà esclusivamente quelle che non rispetteranno i requisiti di ammissione. Successivamente, saranno visionate dai Circoli di Lettura delle Biblioteche di Roma che, una volta operata la loro scelta, sottoporranno le opere selezionate al giudizio finale di quattro giurie: Racconti brevi presieduta da Tea Ranno, Poesie con presidente Giovanni Caccamo, Radiodrammi con presidente Rodolfo Sacchettini e Fiabe per bambini presieduta da Annalisa Strada. La serata di premiazione sarà tra settembre e ottobre 2025 a Roma. Non è escluso che nelle prossime edizioni del premio si possa dare spazio anche ai romanzi: «Vedremo»m dice Mortelliti.