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Licata, l'appello di Lello Analfino: «Papà, dite ai vostri figli maschi che le donne si amano, non si maltrattano»

Il cantante: «Chi fa male a una donna che dice di “amare” è un indegno. Una persona che non merita di stare in una società civile»

«Mi rivolgo ai papà dei figli maschi: dite ai vostri figli che le donne sono preziose e vanno amate e mai maltrattate. Chi fa male a una donna che dice di “amare” è un indegno. Una persona che non merita di stare in una società civile». È ciò che ha detto Lello Analfino a conclusione del concerto «Lello Analfino Acoustic Dream» in piazza Progresso a Licata.

Una piazza gremita di gente per l’artista agrigentino che ha fatto cantare e ballare tutti al ritmo delle sue musiche. Quando ha intonato Cocciu d’amuri è stato un tripudio di voci, luci e braccia alzate. Un’estate ricca di eventi e appuntamenti per l’amministrazione guidata dal neo sindaco Angelo Balsamo, che a conclusione del concerto ha ringraziato l’artista e i tanti cittadini intervenuti.
Il concerto di Analfino è stato presentato dall’assessore alla cultura Salvo D’Addeo e inserito nelle celebrazioni dell’ottantesimo anniversario dello sbarco in Sicilia degli alleati - operazione Husky. Una celebrazione di tre giorni con convegni, eventi, spettacoli, fiere e degustazioni che mette al centro di tutto la città di Licata come primo luogo dello sbarco alleato in Sicilia. Uno spartiacque fra due epoche storiche opposte fascismo e italia repubblicana, caratterizzate da diverse visioni di società e di Stato, monarchico e totalitario l’uno, repubblicano e pluralista l'altro. Una importante ricorrenza in collaborazione con il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento e l’associazione Memento, verrà inaugurato il primo Centro studi sullo sbarco in Sicilia.

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