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Porte aperte delle dimore nobiliari nel weekend ad Agrigento

Vittorio Nocera

Le «Giornate d'autunno» del Fai, il Fondo internazionale per l'ambiente, di cui è capo delegazione Vittorio Nocera, nel prossimo week-end apriranno le porte di alcune dimore nobiliari nel centro storico di Agrigento per raccontare le storie delle famiglie che le costruirono e le abitarono.

Il tessuto edilizio minore del centro urbano di Agrigento, oltre all'edilizia religiosa, ha espresso nei vari periodi storici un patrimonio monumentale che spazia, dalla presenza normanna a quella chiaramontana, dalla barocca alla rinascimentale, dal gotico-moderno al liberty senza soluzione di continuità.

Le guide del Fai condurranno, domenica prossima, dalle 9,30 alle 13 e dalle 15,30 alle 19,30, i visitatori alla scoperta del Palazzo dei Baroni Celauro, dove fu ospitato Goethe nel 1782, con il suo giardino segreto fragrante di aromi; della Casa Montana Moscato, edificio del XIX sec., che conserva la scala di accesso originale con bella ringhiera in ferro forgiato, pavimenti con antiche maioliche, un salotto della musica e alcuni arredi originari; della Casa Messina Bonfiglio, edificio del sec. XIX, appartenente in origine a Pietro Badalamenti, cuoco del Vescovo Granata, che vi impiantò una piccola locanda; della Casa Montana Riolo che ancora conserva alcuni arredi originari, in particolare il bel salone della musica affrescato dal catanese Pasquale Sozzi con i suoi pregevoli divani, poltrone, étageres con intarsi in madreperla.

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