Con il suo romanzo "persuasivo e commovente" ha conquistato la giuria del Premio Letterario Internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa, stravincendo la quindicesima edizione della manifestazione. Fernando Aramburu, già Premio nazionale della Critica in Spagna, si è così aggiudicato l'importante riconoscimento con il romanzo intitolato "Patria", considerato il caso editoriale del 2017.
“Il romanzo – spiega Gioacchino Lanza Tomasi, presidente della giuria del Premio Lampedusa - racconta la singolare identità della comunità basca, circa 800.000 parlanti l’euskera, la sola lingua anteriore alla migrazione dorica in Europa. Quella di Aramburu è una narrazione aspra ed incantevole che ha avuto in Spagna un successo incredibile (700.000 copie vendute) e l’entusiastica adesione dei grandi scrittori di lingua spagnola, da Vargas Llosa a Xavier Marías. Aramburu ha al suo attivo oltre dieci romanzi e si è man mano affermato come il nuovo astro della letteratura spagnola”.
Mario Vargas Llosa, Nobel per la letteratura nel 2010 e vincitore del Tomasi di Lampedusa nel 2013, scrive così su El Paìs: "Aramburu, mi ha fatto vivere, dal di dentro, gli anni di sangue e orrore che ha sofferto la Spagna con il terrorismo dell’ETA. Il libro ci seduce e ci conquista con la sua magia verbale".
Il Premio coinvolge ogni anno migliaia di persone che approfittano della manifestazione per scoprire e riscoprire un territorio devastato dal terremoto di 50 anni fa. "Oggi la Valle del Belìce - dice Franco Valenti, sindaco di Santa Margherita di Belìce - ha ripreso nuova linfa grazie al lavoro svolto dagli amministratori e alla voglia di riscatto della gente che vi abita. Il paesaggio da lande desolate descritte nelle pagine de Il Gattopardo si è trasformato in un territorio fertile e verde dedicato alla produzione grazie allo sviluppo vitivinicolo. Possiamo senz'altro dire che le Terre Sicane sono un gioiello di arte, cultura, bellezza e sviluppo economico, un pezzo di Sicilia che ci riempie d'orgoglio”. La cerimonia di premiazione si terrà sabato 4 agosto alle ore 21a Santa Margherita di Belìce in Piazza Matteotti.
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