AGRIGENTO. La certezza categorica è arrivata alle 14,20 di ieri a palazzo dei Giganti. Venerdì 16, il sindaco di Agrigento Lillo Firetto, così come dovranno fare anche i suoi 9 colleghi, dovrà essere al ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo dove, nella sala Spadolini, il ministro Dario Franceschini annuncerà quale – delle 10 città entrate nella finalissima – sarà la «Capitale italiana della cultura 2020».
Dopo l’audizione di lunedì mattina in commissione nazionale – che è composta da sette economisti, docenti di diritto amministrativo e di storia dell'arte – nell’entourage di chi si è speso per questa candidatura, ieri, sembrava crescere l’ottimismo. Cautela – era la parola d’ordine - . Però fiducia e speranza navigavano a vele spiegate. Agrigento, senza spendere un euro, si sta giocando, infatti, un’occasione unica.
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