AGRIGENTO. Quarantanove monete, un applique a forma leonina, tanti pezzi di ceramica e il rinvenimento - certamente non usuale - di frammenti di vetro. L'area del santuario Ellenistico-Romano, nelle vicinanze dell'agorà, è uno scrigno. Nell'arco di una settimana - da quando sono ripresi gli scavi archeologici - ha restituito dei reperti preziosissimi per ricostruire cosa effettivamente sia stata quell'area, la zona del tempio Romano. Naturalmente, tutte le monete dovranno essere ripulite e restaurate per bene. E servirà un lavoro certosino. Soltanto allora si potrà avere la certezza di quello che oggi viene solo ipotizzato: le 49 monete ritrovate - non è detto che non ve ne siano altre - erano monete di uso comune. Tant'è che sono finite in discarica. Perché quello adesso le archeologhe del Parco archeologico "Valle dei Templi" - Valentina Caminneci, Maria Serena Rizzo e Maria Concetta Parello - stanno indagando è un butto, ossia un immondezzaio.