RACALMUTO. È pronto al via Kaos, il festival dell’editoria, della legalità e dell’identità siciliana che mantiene la sua forma itinerante, gira la Sicilia e svela bellezze architettoniche e tradizioni dei Comuni attraverso una fruizione diretta, che richiama l’attenzione con eventi di letteratura e spettacolo, proprio all’interno dei luoghi, animandoli con scrittori, artisti, editori e musicisti. Dopo le esperienze di Montallegro e Alessandria della Rocca, il festival Kaos, quest’anno verrà ospitato a Racalmuto il 28, 29 e 30 ottobre 2016. La base principale delle attività sarà il Castello Chiaramontano con gli editori, le presentazioni dei libri e le mostre delle Espressioni Kaotiche, ma diverse saranno gli incontri dislocati intorno: come il dopofestival che proporrà concerti o l’incontro con i Madonnari, nello spiazzo antistante il monumento.
Scrive il direttore artistico Peppe Zambito che “… Il Castello Chiaramonte di Racalmuto sarà felicemente invaso da foto, tele, oggetti e di tutto ciò che si fa arte, costruendo un itinerario culturale dove la nostra isola è la protagonista assoluta. … E nei luoghi di Sciascia tutto si amplifica”.
Il festival Kaos è innanzitutto un concorso letterario diviso in tre sezioni: narrativa, poesia e racconti. Nella sezione narrativa, che premia autori e autrici siciliani che si sono distinti nella stesura di romanzi già editi, la rosa di finalisti di quest’anno è:
Isola Emozione di Marilena Monti, Angelo Mazzotta editore; La figlia imperfetta di Simona Tavella, Carlo Saladino editore; La stanza dei ricordi di Lia Lo Bue, Algra editore; Una pietra dall’aria di Licia Cardillo Di Prima, Dario Flaccovio editore; Zahara di Cetta Brancato, David and Matthaus editore.
Le attività della manifestazione del festival Kaos, saranno legate all’impegno civile dello scrittore e saggista Leonardo Sciascia, che a Racalmuto, splendida cittadina di sale e zolfatari, è nato e vissuto. Fra queste il photocontest #neiluoghidisciascia che invita a spedire immagini che rendano omaggio alla figura dell’intellettuale e alla bellezza di Racalmuto.
La solida impronta della tre giorni, come voluto da Peppe Zambito e dal Sindaco di Racalmuto Emilio Messana, intende promuovere l’impegno e integrazione sociale, attraverso le arti, la cultura e i sapori, in un continuum che comprenda l’enogastronomia - come le degustazioni curate dalla Cantina La Torre Racalmuto abbinati ai tipici taralli – e la promozione del territorio con le escursioni organizzate per conoscere le miniere di salgemma e di zolfo che caratterizzano la zona. Parteciperanno al festival con le loro opere ed esperienze, nomi fra cui: Lidia Tilotta, Padre Stefano Nastasi, Attilio Bolzoni, Alfonso Giordano, Lillo Zarbo e molti altri.
Un premio verrà assegnato a “gesti e parole di legalità” e un altro dedicato alla memoria dell’editore indipendente Salvatore Coppola.
In quest’ottica si inserisce l’appuntamento del sabato sera, 29 ottobre, alle 20, all’interno del Castello Chiaramonte di Racalmuto, con la raccolta fondi per aiuti ai terremotati di Amatrice, che utilizza la degustazione della pasta all’amatriciana, antica ricetta locale, per creare un momento di aggregazione, discussione e confronto che sia utile ai fini umanitari.
Partecipano all’incontro, grazie al contributo del Distretto turistico Valle dei Templi e ospitate dalla giunta comunale di Racalmuto presieduta dal sindaco Emilio Messana, tre rappresentanti di istituzioni scolastiche di Amatrice.
Maria Vincenza Bussi, già dirigente dell’Istituto Romolo Capranica, Maria Rita Pitoni, preside dell’istituto omnicomprensivo Amatrice e Patrizia Palanca, responsabile del comprensorio scolastico di Acquasanta.
“Io sono contenta di quest’invito, serve per tenere alta l’attenzione su quello che era e quello che dovrà tornare a essere Amatrice – spiega Maria Vincenza Bussi che è stata alla guida dell’istituto Capranica fino al 31 agosto scorso – vorrei che se ne parlasse in manifestazioni belle e serie come questa, in tutta Italia, per favorire la rinascita, la ripresa, non solo della scuola, ma di tutto il territorio.
Sul significato di questo invito dichiara inoltre l’attuale preside, Maria Rita Pitoni: “Dimostra la condivisione di una tragedia, che non ha confini e tocca anche emotivamente regioni che una pensa lontane, è un segno utile per ridare una normalità alla vita di questa comunità passando dalla scuola, la prima e unica struttura ricostruita per adesso. Importante per le famiglie, perché la condivisione dà forza, è un ripetersi: c’è qualcuno che ci pensa”.
Conclude infine Patrizia Palanca: “sono molto grata e voglio esternare questo sentimento al ministro dell’Istruzione e ai direttori generali, da persona a persona, hanno dato sostegno in questa situazione a 360 gradi, dal recupero psicologico a quello logistico, perché si potesse rientrare nella vita ordinaria nell'immediato. Ho sentito l'affetto dell’istituzione, la carezza e un rispetto massimo del dolore”
Per l’occasione parteciperanno anche diversi artisti e verrà ricordato Nicolò Piazza, politico e giornalista racalmutese che ha perso la vita ad Amatrice durante il sisma del 24 agosto scorso.
A preparare la pasta all’amatriciana, secondo tradizione, saranno proprio degli studenti, quelli dell’Istituto alberghiero Ambrosini di Favara.
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