AGRIGENTO. Al cinema era stato Walter Matthau ad interpretare il ricco scapolo che dopo avere dilapidato i soldi del padre, sposa una ricca ma brutta ereditiera con lo scopo di farla fuori ben presto. A teatro, Henry, il protagonista della commedia degli equivoci, ha il volto, la voce e la bravura di Gianfranco Jannuzzo. Stasera e domani al Pirandello, l'attore agrigentino, reduce nell’ultimo anno, dai successi in molti teatri italiani, sarà in scena insieme a Debora Caprioglio, Antonella Piccolo, Claudia Bazzano, Antonio Fulfaro e Cosimo Coltraro per una commedia riadattata da Mario Scaletta con la regia di Patrick Rossi Gastaldi. «In effetti - racconta Jannuzzo - stiamo portando sulle scene una commedia particolarmente divertente liberamente ispirata al celebre film del 1971 di Elaine May con Walter Matthau, e al racconto di Jack Richtie. Io faccio la parte di un ricco scapolo ha scialacquato tutti i soldi lasciatigli in eredità dal padre. Arrivato alla bancarotta sono costretto a farmi prestare del denaro da un mafioso, a condizioni decisamente svantaggiose, per riuscire a far innamorare di me una donna che sia però ricca e sola. Come finisce, lo vedrete a teatro». DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE