AGRIGENTO. La città di Pirandello non poteva certo dimenticare l'ottantesimo anniversario della consegna del Nobel per la Letteratura al suo figlio più illustre L'omaggio che la Città dei Templi gli ha reso nel teatro comunale intestato al grande drammaturgo è stato senz'altro all'altezza del compito. In una serata indimenticabile, che per la regia porta la firma del giornalista agrigentino della Rai, Giovanni Taglialavoro, gli attori Paola Pitagora, Vincenzo Pirrotta, Sebastiano Lo Monaco hanno interpretato i testi pirandelliani e gli studiosi agrigentini Salvatore Ferlita e Maurizio Iacono hanno offerto alcune chiavi di lettura per cogliere il tormentato rapporto tra Pirandello e la sua città. Hanno arricchito la serata anche alcune video interviste. La prima con l'attore Giorgio Albertazzi che ha sottolineato che Pirandello è "un genio teatrale che sposa filosofia con l'etica e col teatro diretto, la finzione e la realtà, l'invenzione della doppia identità. Ha personalizzato il teatro fino a farlo diventare teatro nel teatro. Ed è attuale come lo è Shakespeare". La seconda con lo scrittore agrigentino Andrea Camilleri che ha spiegato che Pirandello ha rinunciato a fare il discorso di ringraziamento alla consegna del Nobel per sottrarsi all'apologia del regime fascista. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI