Sarà l’autopsia, già disposta dalla Procura di Agrigento, a chiarire le cause della morte di Alfonso Spalma, empedoclino di circa 40 anni, trovato privo di vita sotto un furgone Peugeot Bipper. Il corpo è stato scoperto nella serata di venerdì (3 ottobre) lungo una strada da tempo chiusa al traffico, che dal ponte di Ferro di contrada Cannelle passa sotto il viadotto che collega Porto Empedocle alla zona di Ciuccafa. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e i vigili del fuoco, ma per l’uomo non c’era più nulla da fare. Cameriere in alcuni locali del Lido Azzurro, Spalma era conosciuto anche per la sua attività di pastore. Dopo un primo sopralluogo, i carabinieri del Nucleo radiomobile di Agrigento, che conducono le indagini, hanno escluso l’ipotesi di una morte violenta. Sul corpo, infatti, non sono state trovate ferite da arma da fuoco, come inizialmente ipotizzato dai soccorritori. Accanto al cadavere, però, è stato rinvenuto un fucile da caccia, e questo dettaglio ha spinto gli investigatori a disporre ulteriori accertamenti. L’area del ritrovamento – una strada sterrata e da anni interdetta al traffico, ma ancora percorsa da alcuni automobilisti – è stata posta sotto sequestro. «La dinamica non è chiara e gli accertamenti sono in corso», hanno confermato i carabinieri.