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Lampedusa, giovane ivoriana morta per embolia: a processo il medico dell'hotspot

Il poliambulatorio di Lampedusa

Il gup del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, ha disposto il rinvio a giudizio di un medico di 36 anni in servizio al poliambulatorio di Lampedusa, accusato di omicidio colposo. Il processo inizierà il 14 gennaio davanti al giudice monocratico Antonella Ciraulo.

La vicenda riguarda la morte di Fatoumata Bamba, 26 anni,della Costa d’Avorio deceduta per embolia polmonare il 18 febbraio 2023 nell’ambulatorio dell’hotspot di Lampedusa, dopo avere atteso sei ore di essere visitata, poche ore dopo lo sbarco insieme al marito.

Secondo i consulenti del pubblico ministero, la giovane, madre di due figli, poteva essere salvata con un intervento tempestivo. Nella consulenza redatta dai medici legali Alberto Alongi, Emiliano Maresti e Pietro Di Pasquale si sottolinea che, nonostante la persistente e grave sintomatologia respiratoria, il sanitario si limitò a osservare la paziente senza effettuare accertamenti nè controlli sui parametri vitali. Per gli esperti, una condotta diversa avrebbe avuto «elevata probabilità» di evitare il decesso.

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