Agrigento

Giovedì 17 Luglio 2025

Minacciò un pentito per fargli ritrattare le accuse verso il boss: condannato

Antonio Massimino

Una condanna a 2 anni di reclusione e un’assoluzione: questa la sentenza dei giudici della seconda sezione penale del tribunale di Agrigento per i due 54enni finiti a processo con l’accusa di avere minacciato un collaboratore di giustizia per fargli ritrattare le accuse contro il boss Antonio Massimino, peraltro cognato di uno dei due. La condanna è stata decisa per Giuseppe Gallo; prosciolto, invece, Vincenzo Mendola, marito della sorella del capomafia di Villaseta. Il pubblico ministero della Dda, Claudio Camilleri, aveva chiesto per entrambi la condanna a tre anni e un mese di reclusione per l’accusa di intralcio alla giustizia con metodo mafioso. L’episodio risale al 23 marzo del 2019, poche settimane dopo il nuovo arresto di Massimino nella maxi inchiesta Kerkent. «Ascolta, Antonio Massimino è mio fratello. Devi andare subito a ritirare la denuncia e devi fare uscire la notizia sul giornale che ti sei inventato tutto e che sei pazzo», sarebbero state le frasi pronunciate. E avrebbero aggiunto: «Ora ci sono io e a te e ai tuoi figli nessuno vi farà niente se vai a ritrattare tutto. Per te ci sono anche 5.000 euro, puoi pure andarmi a denunciare. Io non ho paura di nessuno».

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