Pugni e minacce agli agenti penitenziari di Agrigento, rinviato a giudizio
Pugni, schiaffi, spintoni e minacce di morte agli agenti penitenziari, intimiditi anche con una forbicina rubata a uno di loro. Il venticinquenne Andrea Sottile, nei mesi scorsi arrestato per l’ennesima volta dopo essere stato sorpreso con tre complici in auto con due pistole cariche, rischia di finire ancora a processo per violenza, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Il pubblico ministero della Procura di Agrigento, Annalisa Failla ha firmato la richiesta di rinvio a giudizio per i fatti che risalgono al periodo compreso fra l’ottobre e il novembre del 2023. In uno degli episodi contestati Sottile avrebbe colpito con un pugno al petto un ispettore della penitenziaria in servizio al carcere Di Lorenzo, perchè pretendeva che un cugino detenuto fosse trasferito nella sua sezione. In un’altra circostanza avrebbe colpito un altro agente con uno schiaffo perchè lo aveva sollecitato ad accelerare il trasferimento in un altro reparto. In entrambi i casi le aggressioni fisiche sarebbero state accompagnate da minacce di morte. «Sfascio tutto, vi ammazzo tutti», avrebbe urlato l’uomo. Dopo il secondo episodio, inoltre, avrebbe cercato di colpire gli agenti al volto con una forbicina. L’udienza preliminare è stata fissata per il 2 luglio davanti al gup Micaela Raimondo.