
Si riuniranno in assemblea domani i lavoratori della sede di Agrigento del Consorzio di bonifica. Sono decisi ad annunciare lo sciopero considerato che non ricevono lo stipendio da 4 mesi. I rappresentanti sindacali di Flai Cgil, Fai Cisl e Filbi Uil hanno proclamato lo stato di agitazione dopo avere appreso dall’amministrazione regionale che i fondi destinati alle spettanze dei lavoratori sarebbero stati utilizzati per risolvere un contenzioso tra il consorzio stesso ed un’impresa creditrice.
«Un atto - dicono i sindacalisti - che non solo solleva forti perplessità etiche e legali, ma che contrasta anche con le leggi regionali che garantiscono priorità al pagamento delle retribuzioni dei dipendenti, e non ad altri scopi».
Preoccupazione per la situazione che si è venuta a creare viene espressa da Matteo Ruvolo, sindaco di Ribera, comune a capo di un vasto comprensorio agricolo che, a causa della siccità, sta subendo gravi conseguenze: «La protesta dei dipendenti del consorzio è legittima, e mi appello al presidente della Regione affinché intervenga personalmente per sbloccare i loro stipendi». Ruvolo si dice preoccupato che, alla già scarsa disponibilità di acqua, possano aggiungersi ulteriori disagi per gli agricoltori nel caso in cui, un eventuale sciopero, bloccasse le manovre che garantiscono quelle poche irrigazioni possibili in considerazione della gravissima crisi idrica e degli invasi semivuoti.
Sullo stesso argomento è intervenuto anche il capogruppo all’Ars della Dc Carmelo Pace: «Centinaia di lavoratori, con leloro famiglie, vivono una situazione di forte disagio, alla quale va posto immediatamente rimedio con un assoluzione rapida, che restituisca loro fiducia e soprattutto certezze». Pace ha annunciato di avere chiesto agli assessori all’Agricoltura e all’Economia di intervenire concretamente e nel più breve tempo possibile»
Caricamento commenti
Commenta la notizia