
Da attentatore della Valle dei Templi e della metropolitana di Milano a devastatore di scogliere e riserve naturali: la perizia psichiatrica sul 51enne favarese Domenico Quaranta, in passato condannato a 16 anni (pena ridotta per vizio parziale di mente) per avere fatto brillare degli ordigni rudimentali a scopo dimostrativo, accerta ancora che la capacità di intendere e volere è fortemente scemata. Quaranta, ex imbianchino radicalizzato negli ambienti islamici, insieme a un altro favarese, Francesco Geraci, 47 anni, è adesso accusato di avere danneggiato con dell’ossido di zinco, sostanza chimica simile alla vernice rossa, la scogliera della Scala dei Turchi.
L’episodio risale ai primi giorni di gennaio del 2022. A Quaranta, da subito sospettato perchè negli ultimi anni si sarebbe reso protagonista, oltre che di video social di derisione alle forze dell’ordine, di numerosi danneggiamenti (scogliera di Punta Bianca, vasi del belvedere di San Leone, municipio di Favara e casa natale di Pirandello), fu individuato dai carabinieri che acquisirono le immagini del sistema di video-sorveglianza della zona e avviato accertamenti sulla vendita del prodotto usato per l’imbrattamento chiudendo il caso in pochi giorni. Ad agire materialmente sarebbe stato l’ex imbianchino mentre Geraci avrebbe fatto da autista del furgone Ford Transit e da «palo». Il difensore di Quaranta aveva chiesto al giudice di disporre accertamenti sulla capacità di intendere e volere dell’imputato al quale, in passato, è stato riconosciuto un vizio parziale di mente tanto che la sua condanna per gli attentati terroristici è stata ridotta a 16 anni. Il tribunale ha dato il via libera e la perizia ha accertato ancora un vizio parziale di mente.
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