Il Cga sospende l'interdittiva antimafia della Prefettura di Agrigento, una ditta di Favara potrà continuare a lavorare

La C.G. srl, impresa edile di Favara, potrà tornare a lavorare dopo la sospensione dell'interdittiva antimafia emessa dalla prefettura di Agrigento. Lo ha deciso il Consiglio di giustizia amministrativa, accogliendo la richiesta della società difesa dagli avvocati Girolamo Rubino e Massimiliano Valenza. La Prefettura aveva imposto il provvedimento basandosi su una precedente interdittiva emessa nei confronti di un'altra impresa appartenente al padre del titolare della C.G. srl. Questo aveva portato il Comune di Castel di Iudica a revocare un appalto già assegnato alla ditta per lavori di riqualificazione del centro storico. Inoltre, l'azienda aveva perso l'attestazione Soa (certificazione rilasciata dagli Organismi di attestazione autorizzati dall'Anac per verificare i requisiti tecnici ed economici delle imprese che consente di partecipare alle gare d'appalto e all'esecuzione di lavori pubblici per importi superiori ai 150 mila euro), necessaria per partecipare alle gare pubbliche. I legali della società hanno contestato il provvedimento, sostenendo che la prefettura non aveva valutato a fondo la posizione della C.G. srl e non aveva considerato soluzioni meno penalizzanti, come le misure di prevenzione collaborativa previste dalla legge. Il Cga ha condiviso questa tesi, sottolineando che anche le piccole imprese possono accedere a misure alternative rispetto all'interdittiva antimafia. In attesa della decisione definitiva, la ditta potrà quindi riprendere i lavori e mantenere i contratti pubblici già ottenuti.