Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

L'incidente al Giro d'Italia del 2018, condanna definitiva per un agrigentino

L'anziano aveva rimosso le transenne dell’Anas, nonostante il divieto degli addetti alla sicurezza, e si era immesso nel circuito travolgendo e uccidendo un motociclista

La Cassazione, rigettando il ricorso, ha confermato la sentenza dei primi due gradi di giudizio che hanno riconosciuto colpevole di omicidio stradale e resistenza a pubblico ufficiale Gaetano Agozzino, 77 anni. La pena definitiva è dunque di 2 anni, 9 mesi e 20 giorni di reclusione.

L’anziano, il 9 maggio del 2018, aveva rimosso nei pressi di Maddalusa ad Agrigento le transenne dell’Anas, nonostante il divieto degli addetti alla sicurezza, e si era immesso nel circuito del Giro d’Italia travolgendo e uccidendo un motociclista che faceva parte della carovana: il quarantottenne Leonardo D’Amico di Sambuca di Sicilia che morì tre settimane dopo l’incidente. L’anziano era andato in contrada Maddalusa per fare jogging e, al ritorno, trovò la strada bloccata perché era in corso la tappa.

Agozzino restò ai domiciliari per tre mesi e mezzo. Questo periodo di detenzione sarà adesso sottratto alla condanna definitiva che, essendo superiore ai 2 anni, non è stata sospesa ma avrà, comunque, la possibilità di chiedere una misura alternativa al carcere come l’affidamento in prova ai servizi sociali o la detenzione domiciliare.

Caricamento commenti

Commenta la notizia