Gli scontri tra tifosi allo stadio di Licata, sono cinque i feriti tra le forze dell'ordine. I sindacati: inaccettabile
Sono quattro i poliziotti e almeno un carabiniere, impegnati in servizio di ordine pubblico, allo stadio Dino Liotta di Licata, in occasione della partita di calcio Licata-Sancataldese, rimasti feriti dopo l’aggressione di alcuni tifosi. Inizialmente si era parlato di un solo ferito. C’è stato un scontro fra le tifoserie, poi il livello si è alzato e gli ultras si sono scagliati contro poliziotti e carabinieri. Il funzionario di turno, che si stava occupando dell’ordine pubblico, è stato raggiunto da diverse pietre alla testa, così come gli altri tre colleghi: tutti sono finiti al pronto soccorso dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso dove i medici hanno diagnosticato ferite e traumi guaribili da 7 a 10 giorni. Un carabiniere è stato raggiunto invece da schegge di bottiglie molotov e anche lui è finito in ospedale. La questura ha subito inviato a Licata un altro funzionario che è riuscito, fra non poche difficoltà e rischi, a riportare la calma. “Questi individui hanno messo in atto una strategia di violenza da veri e propri terroristi. Per alcune ore una parte della città di Licata si è trasformata in un vero e proprio campo da battaglia, scenari da guerra, messa ferro e fuoco da balordi travestiti da tifosi dello sport, nel corso del quale i nostri colleghi, con grande professionalità, sono riusciti, malgrado gli attacchi subiti con il lancio di bombe molotov, a respingere e a disperdere i criminali e ristabilendo l’ordine e la sicurezza pubblica», ha dichiarato il segretario nazionale del sindacato Mp Antonino Alletto. «Fatti come questi sono militarmente e preventivamente organizzati, intervenga la magistratura applicando il massimo del rigore per questa tipologia di reati, affinché simili episodi non si possano più ripetere», ha concluso il sindacalista. Anche il segretario generale aggiunto del SAP, Giuseppe Coco, e il segretario provinciale del SAP di Agrigento, Ferdinando Cavallaro, esprimono la massima solidarietà ai colleghi feriti negli scontri allo stadio Dino Liotta di Licata. «È inaccettabile che ancora oggi il personale in servizio durante le manifestazioni di ogni genere sia sottoposto a continui rischi per la propria incolumità. È auspicabile - precisano Coco e Cavallaro - che il prima possibile vengano presentati disegni di legge con le norme a tutela dei servizi di ordine pubblico. In particolare, è indispensabile che sia prevista una zona di sicurezza inviolabile, così da evitare il contatto tra gli operatori delle forze dell’ordine e i manifestanti o, come in questo caso, della tifoseria sia locale che ospite».