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Cianciana, giudizio immeddiato per il meccanico che ha tentato di uccidere a coltellate i figli di 6 e 3 anni e la moglie

Il palazzo di giustizia di Sciacca

Giudizio immediato per il meccanico 35enne di Cianciana, accusato del triplice tentato omicidio a coltellate della moglie e dei figlioletti di 6 e 3 anni, che hanno riportato gravissime conseguenze in seguito all’aggressione. A disporlo, pronunciandosi sulla richiesta della Procura di Sciacca, è stato il gip Antonino Cucinella. L’uomo, che di recente è stato destinatario di una seconda ordinanza cautelare in carcere, per delle precedenti accuse di maltrattamenti e violenza sessuale sempre ai danni della moglie, comparirà il 15 gennaio davanti ai giudici della sezione penale salvo che il suo legale non voglia chiedere il giudizio abbreviato. In questo caso sarà fissata una nuova udienza davanti a un altro gup.

La tentata strage familiare è avvenuta il 23 maggio: l’uomo barricò in casa con la famiglia provando a sterminarla a coltellate. La moglie riuscì a fuggire per le scale con in braccio il figlio ed entrambi furono subito soccorsi e portati in ospedale. La piccola fu fatta uscire dal padre poco dopo. L’uomo la consegnò ai soccorritori saliti con una gru e poi si chiuse in casa, facendosi arrestare dopo lunga una trattativa con i carabinieri pronti a fare irruzione. Una perizia psichiatrica eseguita durante le indagini ha accertato l’incapacità di intendere e volere dell’indagato. I due bimbi, colpiti con ferocia inaudita, per settimane hanno lottato fra la vita e la morte e stanno adesso affrontando un percorso di riabilitazione per guarire di traumi provocati.

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