Due palermitani e un riberese si sono introdotti nel cantiere per la realizzazione dei nuovi marciapiedi in via Imbornone, a Ribera, portando via materiale ferroso, telai in ferro per le recinzioni, tronchi in acciaio per i cartelli stradali e alcune transenne. I carabinieri li hanno sorpresi ed arrestati. Poi la Procura di Sciacca li ha rimessi in libertà. A carico degli indagati non è stata applicata alcuna misura cautelare. Il sindaco di Ribera, Matteo Ruvolo, appresi i fatti, ha subito verificato le condizioni del cantiere e dei materiali a disposizione confermando che i lavori vanno avanti. «Nessun problema per le opere in fase di esecuzione - dice il sindaco - e i lavori, che abbiano finanziato con 370 mila euro di somme del bilancio comunale, vanno avanti». Il materiale che era stato prelevato apparteneva in parte al cantiere ancora da impiegare e in parte era da dismettere, trasferendolo in discarica. Il gruppo si muoveva con un furgone. È intervenuto per una ricognizione nel cantiere anche un funzionario del Comune di Ribera. «Questi lavori - dice il sindaco - saranno completati entro il 2025». I carabinieri continuano i servizi di controllo del territorio a Ribera anche per evitare furti nei cantieri, per bloccare i ladri di rame e, più in generale, per contrastare i reati contro il patrimonio. Nell’Agrigentino nelle ultime settimane i ladri di rame hanno causato danni per 400 mila euro.