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Siccità: l'acqua del fiume Verdura a Ribera si disperde in mare

Alla foce del fiume Verdura, in territorio comunale di Ribera (Agrigento), un discreto quantitativo di acqua, che si è accumulato anche grazie alle recentissime piogge, si disperde inesorabilmente in mare. Cosa che accade mentre gli agrumeti della zona da mesi sono sprovvisti di acqua. Con la conseguenza di un raccolto, quello del 2024, falcidiato e dimezzato a causa della siccità.

«Assistiamo impotenti a tanta acqua che noi non possiamo utilizzare e che sfocia nel Mediterraneo, per noi è un vero e proprio sacrilegio», dice Dino D’Angelo, uno degli imprenditori agricoli riberesi. «Eppure - aggiunge il sindaco di Ribera Matteo Ruvolo - per potere dirottare quest’acqua nei campi sarebbe solo sufficiente che la Regione rimettesse in funzione l’impianto di sollevamento di Poggiodiana, realizzato una ventina d’anni fa ma poi
disattivato a seguito di alcuni atti di vandalismo».

Ma gli agrumicoltori del comprensorio chiedono anche che la Regione faccia tornare in funzione la cosiddetta bretella di collegamento che, dalla diga Gammauta, è in grado di destinare acqua (per caduta) alla diga Castello. Che, in questo modo, potrebbe invasare altra acqua utile alle irrigazioni,
considerato che, come è noto, da tempo la cabina di regia istituita dal presidente della Regione Schifani ha destinato gran parte della risorsa presente nel bacino agli usi civici.

Si sa che sulla diga Gammauta, situata in territorio comunale di Palazzo Adriano (Palermo), opera una centrale idroelettrica gestita da Enel Green Power che, eventualmente, dovrebbe dare il proprio assenso alla riattivazione della cosiddetta bretella di collegamento. «Non pretendiamo che la centrale idroelettrica si fermi, ma che venga riservato un quantitativo d’acqua utile a dare ai nostri produttori agricoli a un sospiro di sollievo», dice
ancora il primo cittadino.

«Non credo che sarebbe difficile trovare un’intesa con Enel Green Power», aggiunge l’agricoltore Paolo Virone. Il quale fa notare anche che «il travaso di acqua per caduta permetterebbe di accumulare altra acqua per scopi irrigui senza bisogno di utilizzare motopompe e, di conseguenza, di consumare altra energia».

Le richieste odierne dei produttori agricoli di Ribera giungono pochi giorni dopo il via libera al finanziamento da 300 mila euro stanziato dal dipartimento della Protezione civile della Regione Siciliana per il recupero delle cosiddette fluenze» del fiume Sosio-Verdura in corrispondenza della
sezione di San Carlo da destinare, anche queste per adduzione, al serbatoio della diga Castello attraverso l’utilizzo di specifiche motopompe.

«Questo intervento da solo è insufficiente se non si interviene anche sull'impianto di Poggiodiana e sulla bretella di Gammauta», conclude il sindaco Ruvolo

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