Il mare agitato ha fermato temporaneamente gli sbarchi di migranti a Lampedusa. Ieri erano 603 le persone presenti all’hotspot di contrada Imbriacola. Ma in giornata il numero degli ospiti è stato praticamente dimezzato: su disposizione della prefettura di Agrigento, sono state trasferite 300 persone, imbarcate sul traghetto di linea per Porto Empedocle.
Un gruppo di persone ospiti del centro d’accoglienza è quello sopravvissuto al naufragio della scorsa settimana. Quando sono morte due persone. Dal 2014, morti e dispersi nel Mediterraneo sono stati in media 8 al giorno, pari a oltre 30.300, molti dei quali bambini, bambine e adolescenti. Lo sottolinea Save the Children, che per scongiurare il ripetersi di tali tragedie continua a chiedere l’apertura di canali regolari e sicuri per raggiungere l’Europa e un’assunzione di responsabilità condivisa dell’Italia, degli altri Stati membri dell’Unione europea e delle istituzioni europee affinchè attivino un sistema coordinato e strutturato di ricerca e soccorso in mare.
Il report sottolinea che undici anni dopo il drammatico naufragio del 3 ottobre 2013 davanti alle coste di Lampedusa, in cui morirono 368 persone, purtroppo poche cose sono cambiate.
E a proposito di questa ricorrenza, hanno avuto inizio ieri e proseguiranno fino a giovedì sulla più grande delle isole Pelagie, gli eventi dell’undicesima Giornata della memoria e dell’accoglienza. I protagonisti, come da tradizione, saranno non soltanto gli studenti europei che già da oggi affollano la maggiore delle isole Pelagie, ma anche, soprattutto, i sopravvissuti ai naufragi, i familiari delle vittime, le ong. Ad organizzare l’evento è il Comitato 3 ottobre. Fra gli ospiti delle celebrazioni, il gruppo musicale Spill over, i cantautori Sandro Joyeux e Lello Analfino, Chris Obehi, Alessandro Ienzi con lo spettacolo Open, Campo teatrale con «Corpi che raccontano», il procuratore capo di Gela Salvatore Vella, la giornalista Eleonora Camilli, Chiara de Paoli e Francesco Sangregorio, ufficio «8xMille» presso Istituto Buddista italiano Soka Gakkai. Ma anche il sindaco di Legnano Lorenzo Radice, gli europarlamentari Marco Tarquinio e Matteo Ricci, Claudia Pratelli assessora alla Scuola formazione e lavoro di Roma Capitale con delega del sindaco di Roma, l’assessore Miguel Gotor con delega alla Memoria; monsignor Giuseppe Cumbo, vicario generale dell’arcidiocesi di Agrigento, l’Imam di Catania Kheit Abdelhafid. Il 3 ottobre, in mattinata, partirà da piazza Castello la marcia per dire «Basta morti in mare» con arrivo alla Porta d’Europa, dove avrà luogo una commemorazione interreligiosa, a cui seguirà la deposizione di una corona di fiori in mare nel luogo in cui, davanti all’Isola dei Conigli, 11 anni fa avvenne il naufragio che causò la morte di 368 persone.
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