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Il ferimento a Joppolo Giancaxio, arrestato commerciante di 28 anni: «Gli ho sparato perché aveva preso di mira mio cugino disabile»

Il presunto autore del tentato omicidio avvenuto all’alba a Joppolo Giancaxio (provincia di Agrigento), un commerciante di 28 anni, incensurato, è stato arrestato dai carabinieri della sezione operativa della compagnia di Agrigento e dai colleghi della stazione del piccolo paese. Si chiama Francesco Russo. I militari della sezione Radiomobile sono intervenuti non appena hanno raccolto la segnalazione della guardia medica, dove poco prima era stato portato il ventitreenne gravemente ferito. È stata ritrovata l’arma utilizzata, che è stata sequestrata.

L’indagato, nell’immediatezza dei fatti, ha detto ai carabinieri di essere andato a casa della zia a prendere una pistola per vendicarsi del giovane che aveva preso di mira, prendendolo in giro, un suo cugino disabile. Ai militari ha pure fatto trovare l’arma, una pistola calibro 44 a tamburo, clandestina, che aveva un altro colpo in canna. Russo, titolare di un bar panificio nel centro del paese, prima di riuscire a fare fuoco sarebbe stato colpito con un calcio al volto tanto da essere stato costretto a farsi medicare. La procura e i carabinieri hanno provato ad ascoltare la versione dei fatti del giovane, con l’assistenza di un legale, dato che quanto dichiarato in precedenza non potrà essere utilizzabile al processo, ma Russo, che ha nominato come difensori gli avvocati Santo Lucia e Leonardo Marino, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Il giovane ferito, dopo le prime cure alla guardia medica, è stato trasportato all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. È stato colpito all’addome. Il proiettile avrebbe attraversato il polmone, andandosi a conficcare a metà della colonna vertebrale, dopo aver sezionato il midollo spinale: il giovane rischierebbe di restare paraplegico.

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