Sono guaste da alcuni giorni tre ambulanze in dotazione all’ospedale di Sciacca (Agrigento). Si tratta dei mezzi utilizzati per l’eventuale trasferimento di pazienti ricoverati in altri nosocomi oppure per il loro accompagnamento in strutture convenzionate per essere sottoposti a esami diagnostici (è il caso della risonanza magnetica, di cui il nosocomio saccense al momento non dispone, e che viene garantita da una clinica privata). Una vicenda che aggrava una condizione già complessa per il «Giovanni Paolo II», dove continua a non funzionare il reparto di ortopedia, che al momento dispone solo di un medico che garantisce esclusivamente le prestazioni ambulatoriali. Le sedute operatorie, invece, per le quali nei giorni scorsi era stato annunciato dal direttore generale Giuseppe Capodieci il via a una convenzione con i chirurghi del «Buccheri la Ferla» di Palermo, sono tuttora sospese. Protesta il comitato civico per la sanità: «Un ospedale letteralmente abbandonato, riconosciuto da 5 anni dea di primo livello ma che oggi non dispone nemmeno delle ambulanze», dice il coordinatore Franco Giordano.