Sono iniziate nel pomeriggio di ieri, 19 giugno, le procedure di messa in sicurezza dell’area di Sciacca nella quale si è verificato l’incendio che ha distrutto il ristorante-pizzeria «Al Porticello», sul lungomare di località Stazzone. Dopo che è stata accertata la presenza di amianto nel manufatto andato a fuoco, il Comune ha incaricato, in via sostitutiva, una impresa specializzata in bonifiche da eternit per fare rientrare l’emergenza ambientale generata dalle fiamme.
È stato effettuato il cosiddetto «incapsulamento» delle lastre di amianto presenti tra i resti del ristorante. «L’obiettivo - dice l’ingegnere Salvatore Gioia, dirigente dell’Ufficio tecnico del comune - è quello di bloccare le fibre che, in qualche modo, potrebbero ancora disperdersi nell’ambiente».
Ciò che rimane dell’attività commerciale, tra cui attrezzature, figoriferi e detriti, viene considerato tecnicamente contaminato dall’eternit. In ogni caso si attende per le prossime ore il parere dei tecnici dell’Arpa arrivati a Sciacca per un sopralluogo. Parere a cui è subordinato l’eventuale provvedimento di nuova evacuazione delle case circostanti il ristorante-pizzeria. Al momento la protezione civile del comune di Sciacca ha fornito solo delle raccomandazioni, la più importante delle quali a tenere chiuse le finestre. Diversi abitanti hanno preferito allontanarsi dalle loro case, facendosi ospitare da amici e parenti.
L’area è stata transennata e completamente interdetta al transito, sia pedonale che veicolare. Intanto un comitato di cittadini ha annunciato una raccolta di fondi per aiutare il gestore del ristorante, Ignazio Marino, a ricostruire il suo ristorante.
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