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La strage di migranti nel Mediterraneo, nella notte giunti a Lampedusa i dieci cadaveri trovati nella stiva del barcone

Sono tutti uomini, dai 18 ai 30 anni, dai tratti somatici riconducibili al Bangladesh o Pakistan. Al molo il sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino: «È uno strazio». Ieri oltre 70 tra morti e dispersi, tra loro anche 26 bambini

Ha attraccato in porto a Genova la nave Geo Barents, la search & rescue vessel di Medici Senza Frontiere con a bordo 165 migranti salvati in area libica, 109 dei quali recuperati a bordo di un gommone e 37 da una barca in vetroresina. A bordo ci sono 33 minori di cui una trentina non accompagnati. Mentre viaggiava verso Genova, la nave ha recuperato in mare 11 cadaveri che sono stati poi trasbordati su una motovedetta della Guardia costiera vicino a Lampedusa.Completato l'attracco, sulla nave sono stati esposti alcuni sacchi bianchi per il recupero dei cadaveri con la scritta 'Europe how many more?' e i numeri da 1 a 11 in ricordo delle undici salme recuperate in mare. Accanto ai sacchi, 11 giubbetti arancioni di salvataggio. Genova, 11 giugno 2024. ANSA/LUCA ZENNARO ZENNARO --- The Geo Barents ship, the search & rescue vessel of Msf, has docked in the port of Genoa with 165 migrants rescued in the Libyan area on board, 109 of whom were recovered on board a rubber dinghy and 37 from a fiberglass boat. There are 33 minors on board, around thirty of whom are unaccompanied. While traveling towards Genoa, the ship recovered 11 bodies at sea which were then transferred to a Coast Guard patrol boat near Lampedusa.Once docking was completed, some white bags for the recovery of corpses were displayed on the ship with the words 'Europe how many more?' and the numbers from 1 to 11 in memory of the eleven bodies recovered at sea. Next to the bags, 11 orange life jackets. Genoa, 11 June 2024. ANSA/LUCA ZENNARO ZENNARO

Sono dieci i cadaveri estratti da una botola nella stiva dell’imbarcazione di 8 metri, partita dalla Libia, sulla quale viaggiavano e che era stata soccorsa dalla nave della Ong Nadir giunta intorno a mezzanotte a Lampedusa.

Sono tutti uomini, dai 18 ai 30 anni, dai tratti somatici riconducibili al Bangladesh o Pakistan. Al molo del porto, dove è avvenuta l’operazione, anche il sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino, che ha continuato a ripetere: «È uno strazio, è uno strazio!».

Al molo Favarolo è intanto arrivata la motovedetta V824 della guardia di finanza con a bordo altri 55 migranti, fra cui 10 donne e 14 minori. Fra i piccoli anche un neonato di un mese. Il gruppo è composto da gambiani, guineani, nigeriani, ghanesi e senegalesi ed ha riferito d’essere partito da Sfax in Tunisia.

Nel Mediterraneo centrale 5 vittime al giorno

Ieri la doppia tragedia della migrazione nel Mediterraneo piatto che favorisce le partenze delle carrette del mare. Ad un centinaio di miglia dalle coste calabresi, una barca a vela si è rovesciata e 66 passeggeri risultano dispersi. Tra loro almeno 26 bambini, raccontano i sopravvissuti. A sud di Lampedusa un’altra barca è stata soccorsa da una nave umanitaria: troppo tardi per 10 persone trovate morte nel ponte inferiore allagato. Le nuove stragi all’indomani del G7 di Borgo Egnazia che ha lanciato una coalizione «per prevenire e contrastare il traffico di migranti». Unhcr, Oim e Unicef contano oltre 800 tra morti e dispersi quest’anno nel Mediterraneo centrale, una media di 5 al giorno e chiedono un potenziamento dei soccorsi.

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