È tornato in libertà il trentasettenne agrigentino che nei giorni scorsi avrebbe aggredito con calci e pugni un operatore sanitario del 118. Lo scorso venerdì, secondo una ricostruzione, un uomo si sarebbe sentito male e ha contattato il 118. In via Platone, nel quartiere di Bonamorone, era giunta un'ambulanza per prestare soccorso. L'operatore sanitario si sarebbe rifiutato di somministrare alcune gocce e questo avrebbe fatto andare in escandescenze l'uomo in due distinti momenti.
All’interno di casa e davanti alla palazzina, l'operatore sarebbe stato picchiato e preso a calci e il figlio minorenne del paziente soccorso avrebbe contribuito colpendo il soccorritore con una racchetta di padel. L'operatore del 118 ha riportato varie ferite ed è stato trasportato in ospedale con traumi sparsi.
Il trentasettenne agrigentino era finito ai domiciliari, adesso è libero e resta indagato a piede libero per le ipotesi di reato di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. Nell’inchiesta è coinvolto anche il figlio quindicenne la cui posizione è trattata dalla procura per i Minorenni di Palermo.
Gli indagati sono difesi dall’avvocato Monica Malogioglio mentre l’inchiesta è coordinata dal pm Elenia Manno.
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