Agrigento

Mercoledì 23 Ottobre 2024

Tentò d’uccidere moglie e due figli, perizia psichiatrica per il meccanico di Cianciana

Disposta la perizia psichiatrica nei confronti di Daniele Alba, il meccanico di 35 anni di Cianciana che ha accoltellato la moglie e i due figli. Il gip del Tribunale di Sciacca, Antonino Cucinella, ha accolto la richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica di Sciacca e fissato l’udienza per il conferimento dell’incarico mercoledì 19 giugno. La perizia dovrà stabilire la capacità di intendere e di volere dell’indagato, la capacità di stare coscientemente in giudizio e la pericolosità sociale. Nell’ordinanza si fa riferimento a un ricovero presso il reparto di Psichiatria dell’ospedale di Sciacca dell’indagato, nel 2022, e anche un trattamento sanitario obbligatorio. Il giudice motiva l’espletamento della perizia adesso e non al dibattimento perché in quella fase comporterebbe certamente una sospensione superiore a 60 giorni. La difesa di Alba con gli avvocati Maurizio Gaudio e Luca Burgio è già orientata verso la nomina di un consulente tecnico. Daniele Alba, detenuto nel carcere di Agrigento, è indagato per triplice tentato omicidio, sequestro di persona, reati per i quali stata disposta la misura cautelare della custodia in carcere, ma anche per maltrattamenti, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di un proiettile. Anche la moglie di Alba ha nominato un avvocato, Carlo D’Angelo, che rappresenta pertanto la parte civile ed era presente al sopralluogo, effettuato nella casa di Cianciana dove sono avvenuti i fatti, dal quale è emerso che il sangue era tutto nella zona d’ingresso dell’abitazione. La donna, secondo quanto riferito dal difensore, è determinata ad andare avanti. Dalle tracce ematiche si cercherà di ricostruire anche la dinamica dei fatti. Intanto, dopo il fratellino di sette anni, anche la bambina di tre anni accoltellata è fuori pericolo. I medici hanno sciolto la prognosi e avviato un piano di terapie per la completa guarigione dei due bimbi, feriti il 23 maggio scorso dal padre nella loro casa. Il figlio maggiore è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico alla testa per estrarre la punta del coltello. Il piccolo parla, cammina e mangia. La sorellina manifesta invece torpore alle gambe, ma i sanitari ritengono sia un problema risolvibile con una terapia specifica e dovrà effettuare una terapia riabilitativa. È ancora ricoverata in Rianimazione all’ospedale Di Cristina di Palermo, ma parla e manifesta segnali sempre più confortanti. La madre già da tempo è stata dimessa dall’ospedale di Ribera e adesso è viocina ai suoi piccoli.

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