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Respirano i fumi di carburante durante la traversata, due migranti salvati all'ospedale di Agrigento

I sanitari del San Giovanni di Dio li hanno salvati grazie ad un antidoto fornito dal servizio antiveleni della farmacia ospedaliera

Il pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento

Due dei giovani migranti sbarcati nelle scorse ore a Lampedusa, sono stati trasferiti d’urgenza in elisoccorso all’ospedale di Agrigento perché pesantemente intossicati da benzene, per i fumi di carburante da loro a lungo inalati durante la traversata del Mediterraneo.

I sanitari del San Giovanni di Dio li hanno salvati grazie ad un antidoto fornito dal servizio antiveleni della farmacia ospedaliera e prontamente somministrato ai due pazienti. Il servizio opera in stretto coordinamento con il centro antiveleni di Pavia. Giunti nell’isola delle Pelagie in gravi condizioni, i due giovani sono stati immediatamente soccorsi e trasferiti ad Agrigento.

«Grazie alla fornitura e somministrazione dell’antidoto di cui disponiamo, il cosiddetto blu di metilene - dice il direttore della Farmacia ospedaliera del San Giovanni di Dio, Giuseppe Bellavia - i due pazienti sono scampati alla morte certa, viste le condizioni in cui versavano. I pazienti hanno subito risposto al trattamento - ha aggiunto il direttore dell’unità operativa di Rianimazione e Terapia intensiva dell’ospedale di Agrigento Gerlando Fiorica - stanno decisamente meglio e siamo fiduciosi di poterli trasferire presso il reparto di Medicina generale già nella giornata di domani».

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