Prorogato per altri sei mesi il sequestro dei beni dell’ex patron di Girgenti Acque, Marco Campione. Lo hanno deciso i giudici della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo, davanti al quale è in corso il procedimento per discutere sulla confisca, ovvero la definitiva acquisizione da parte dello Stato.
Il provvedimento è stato emesso a margine dell’ultima udienza nella quale è stato sentito il perito che ha risposto alle domande dei giudici, del procuratore di Agrigento, Salvatore Vella, e del pool di legali dell’imprenditore. Il sequestro è stato eseguito dalla Dia nel novembre del 2022 e ha coinvolto due società e la partecipazione in altre sei società, fra le quali proprio Girgenti Acque (oggi fallita), 9 beni immobili, 26 beni mobili e 38 rapporti finanziari.
Il quadro indiziario avrebbe provato la pericolosità sociale come presupposto del sequestro. Campione è stato rinviato a giudizio nell’ambito dell’operazione «Waterloo», che ipotizza l’esistenza di una vasta rete di protezione istituzionale e politica messa in piedi dall’imprenditore in grado - sostiene l’accusa - di comprare chiunque con i posti di lavoro del colosso che gestiva il servizio idrico.
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