Agrigento

Lunedì 25 Novembre 2024

L'omicidio del marmista a Cattolica Eraclea, si deciderà in Cassazione dopo l'assoluzione dell'imputato

È stata fissata per il 19 aprile l’udienza, alla prima sezione della Cassazione, contro la sentenza d’assoluzione, pronunciata lo scorso 22 giugno dalla corte d’Assise d’appello di Palermo, di Gaetano Sciortino, 59 anni, di Cattolica Eraclea. A impugnare il verdetto è stato il sostituto procuratore generale di Palermo, Giuseppe Fici. Sciortino era stato accusato dell’omicidio del marmista del paese Giuseppe Miceli, ucciso il 6 dicembre 2015 nel suo laboratorio. Sciortino, operaio di 59 anni, difeso dagli avvocati Santo Lucia e Giovanna Morello, fu condannato in primo grado a 24 anni di reclusione dalla Corte d’assise di Agrigento. In appello la sentenza è stata totalmente ribaltata. Anche il difensore di parte civile, l’avvocato Antonino Gaziano, che rappresenta i familiari della vittima, aveva impugnato il verdetto contestando la sentenza di appello che trascurerebbe, secondo quanto contenuto nel ricorso, alcuni elementi che proverebbero con certezza che a uccidere Miceli è stato Sciortino.

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