Due anni e sei mesi di reclusione e il risarcimento del danno a favore delle parti civili costituite, fra cui anche l’associazione Focus group onlus. È questa la sentenza emessa, dalla seconda sezione penale (presidente Wilma Angela Mazzara) del tribunale di Agrigento, a carico di un finanziere che era finito sotto processo per maltrattamenti, stalking e minaccia aggravata dall’uso dell’arma. I giudici hanno condannato l’imputato soltanto per stalking, dichiarando il non doversi procedere per l’ipotesi di reato di detenzione abusiva di armi, nonchè la prescrizione e l’assoluzione (perchè il fatto non sussiste) per gli altri capi d’accusa.
Il pm aveva chiesto la condanna a tre anni di reclusione. La donna sarebbe stata minacciata e perseguitata in seguito alla sua decisione di separarsi. «I nostri rapporti - ha raccontato in aula la donna - si sono logorati per la sua esasperata gelosia. Era convinto che un suo caro amico fosse il mio amante e ha iniziato a perseguitarmi». La donna sarebbe stata etichettata come «poco di buono» ma in maniera estremamente volgare e, secondo la sua versione, sarebbe stata intercettata abusivamente. «Mi ha registrato - ha detto - dicendo che ero una tr.. e che mi aveva scoperto mentre facevo sesso con l’amante. Ma erano tutte sue fantasie».
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