Lesioni personali aggravate. È per questa ipotesi di reato che due ragazze di Ravanusa, adolescenti, sono state denunciate alla procura presso il tribunale dei minorenni di Palermo. Ad arrivare all’identificazione delle ragazzine - accusate d’aver aggredito la sedicenne di Campobello di Licata durante la serata del martedì grasso di Carnevale - sono stati i carabinieri di Ravanusa. La sedicenne è stata raggiunta da un fendente al volto e uno al torace. E sarebbe accaduto durante una lite, «per motivi adolescenziali» fra coetanei, scrivono i carabinieri del comando provinciale di Agrigento. La vittima è stata dimessa dall’ospedale Barone Lombardo di Canicattì: guarirà in 20 giorni. Sono in corso ulteriori accertamenti investigativi per ricostruire la vicenda. Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Ravanusa, Salvatore Pitrola. «A conclusione dei festeggiamenti del Carnevale Ravanusano - scrive sulla sua pagina Facebook - un folle gesto ha scosso la nostra comunità, una ragazza di 16 anni è stata sfregiata da una sua coetanea con un’arma da taglio. Il fatto, di una gravità inaudita, sconosciuto ai molti perché accaduto in un posto decentrato rispetto al cuore pulsante della manifestazione, all’indomani dei festeggiamenti ha sconvolto tutta la comunità. E con "tutta la comunità" ci riferiamo sia ai cittadini di Ravanusa che a quelli di Campobello di Licata, perché è questo che siamo, un'unica grande comunità purtroppo in questo giorno accomunata da questa brutta pagina di scempio sociale». «Dichiariamo - aggiunge Pitrola - il nostro totale sdegno per i fatti gravi che hanno messo a serio rischio l'incolumità dei nostri ospiti e che mortifica la grande macchina organizzativa messa in moto per assicurare un sereno svolgimento dei festeggiamenti. Superfluo dire che sono state messe in campo tutte le necessarie misure di sicurezza per garantire un ordinato svolgimento dei festeggiamenti: gli addetti alla vigilanza e all’antincendio, due ambulanze con medico, i soccorritori appiedati e gli autisti soccorritori; i volontari della Croce Rossa Italiana, i carabinieri e la polizia locale, ma è necessario sottolineare che i fatti sono avvenuti nel vicolo di via delle Grotte al di fuori della piazza Primo Maggio dove si svolgeva la festa (nella foto tratta da un video postato dallo stesso sindaco, ndr)». Ma Pitrola va oltre: «È necessario, altresì, interrogarsi sulle motivazioni che hanno spinto due ragazze minorenni ad un simile gesto, sull’uso di alcol e droghe che stanno diventando una vera e propria piaga sociale, nonché sulla necessità di evitare - insiste il sindaco di Ravanusa - che i momenti di festa e di aggregazione, tanto richiesti dai nostri giovani, possano essere minati da singoli episodi di violenza convinti, come siamo, che le tradizioni e le belle manifestazioni vanno recuperate e salvaguardate». Infine, Pitrola afferma che «l’amministrazione comunale di Ravanusa, in attesa che si concludano gli accertamenti degli inquirenti, si stringe in silenzio alle famiglie delle giovani coinvolte e si dichiara disponibile a garantire ogni necessario supporto alle forze dell’ordine che stanno conducendo le indagini».