Orrore a Licata: cane ucciso a colpi di pistola la notte di Capodanno, ricompensa a chi aiuterà a trovare i responsabili
Una cane randagio è stato ucciso a colpi di pistola la notte di Capodanno e la sua carcassa è stata trovata in una zona periferiche di Licata. Il parroco di Licata, don Pino Agozzino, ha denunciato il caso ai carabinieri dopo averlo reso noto durante la messa. È l'ennesimo episodio di violenza sugli animali in Sicilia e i volontari vogliono vederci chiaro. Per questo hanno deciso di offrire una rcompensa a chi volesse contibuire alle indagini, fornendo indicazioni sui responsabile del terribile gesto. In più, l'associazione presenterà un espsoto in procura. «Si tratta dell’ennesimo episodio di violenza che ha visto come vittima gli animali nella notte di Capodanno - dicono in una breve nota gli animalisti di Aidaa - per qusto oltre all’esposto abbiamo deciso di mettere a disposizione una ricompensa di 1.500 euro che sarà pagata a chiunque con le proprie informazionii rese ai sensi di legge alle forze dell’ordine, e quindi per denuncia scritta e firmata con la propria testimonianza aiuterà a individuare e far condannare in via definitiva l’autore o gli autori di tale crimine». Poche settimane fa un altro episodio agghiacciante si è verificato a Siracusa, dove un gatto è stato ucciso e dato alle fiamme. I resti sono stati trovati nel parcheggio della spiaggia dell'Arenella e gli animalisti stanno cercando di rocstruire la dinamica dell'orrore, chiedendo anche l'aiuto di eventuali testimoni. Sulla vicenda ha presentato una denuncia in procura il Partito Animalista Italiano. Alcune settimane prima, un altro caso in provincia di Palermo: un uomo, dopo avere inseguito un gatto che aveva cercato rifugio su un albero, gli ha sparato. Il micio, caduto al suolo, è stato fatto sbranare vivo dai suoi cani. Tutto ripreso in un video pubblicato sui social, poi eliminato ma quando oramai era troppo tardi, perché il filmato era diventato virale.