Ha ammesso i fatti. Rispondendo al gip del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo che aveva firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere su richiesta del procuratore Giovanni Di Leo e del pm Maria Barbara Grazia Cifalinò, Silvana Sfortuna ha ammesso d’aver sfregiato il marito, così come anche d’aver finto d’essere stata lei la vittima dell’aggressione. La cinquantenne di Palma di Montechiaro, arrestata e portata in carcere nella serata di giovedì, avrebbe tentato di spiegare i motivi di astio e rancore nei confronti del marito di 48 anni.
La donna è indagata per calunnia e lesioni personali con sfregio permanente. All’udienza di convalida, svoltasi nella casa circondariale Pasquale Di Lorenzo, era presente anche il pm Maria Barbara Grazia Cifalinò che fin dal primissimo momento si è occupata di coordinare l’indagine svolta dalla squadra mobile di Agrigento. La Procura, sulle base delle dichiarazioni della donna che è difesa dall’avvocato Giuseppe Vinciguerra, ha disposto nuove verifiche e accertamenti.
Nella foto da sinistra il capo della squadra mobile, Vincenzo Perta, il procuratore Giovanni Di Leo e il vicario del questore Francesco Marino durante la conferenza stampa
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