Stavolta l'assicurazione per la sua auto gli era sembrata particolarmente conveniente: on line avrebbe potuto risparmiare almeno il venti per cento rispetto all'anno precedente, ha quindi deciso di pagare l'importo tramite la sua carta di credito e, in questo modo, avrebbe ricevuto immediatamente la documentazione che riguardava la copertura assicurativa. In quegli stessi istanti è però caduto nella rete dei truffatori un agrigentino di 37 anni, che ha scoperto di essere stato raggirato soltanto quando è stato fermato dalla polizia per un controllo.
Si trovava alla periferia della città quando gli agenti delle volanti l'hanno fermato. Ha presentato con tranquillità, patente e libretto, con tanto di assicurazione. Non avrebbe mai potuto immaginare che da lì a poco sarebbero cominciati i guai. I poliziotti hanno infatti avviato, come prevede la procedura, le verifiche dell'assicurazione ed è emerso che con quella compagnia l'automobilista non aveva stipulato alcun contratto. Sorpreso, ha spiegato di avere firmato i documenti on line, che ha successivamente presentato anche in commissariato, con tanto di ricevute di pagamento. Tutto falso: anche quelli non risultavano alla compagnia reale. Un raggiro che al trentasettenne è costato una maxi multa di ottocento euro e il sequestro dell'auto, con la quale non poteva circolare perché sprovvisto, appunto, di copertura assicurativa.
A questo punto ha formalizzato una denuncia contro ignoti e sono state avviate le indagini per risalire agli autori della truffa. L'ennesima giunta alle forze dell'ordine negli ultimi mesi ad Agrigento e in provincia: molti automobilisti si sono rivolti a carabinieri e polizia dopo avere scoperto che il loro contratto assicurativo era carta straccia, realizzato da una probabile organizzazione criminale che sfrutta il canale delle compagnie che operano on line. Molti siti di questo genere, infatti, approfittano di assonanze ed inventano nomi simili a quelli di assicurazioni molto conosciute, oppure di singole agenzie locali o broker assicurativi noti: le forze dell'ordine consigliano di controllare bene e di verificare prima di effettuare qualunque pagamento, accertando soprattutto l'indirizzo della sede e i dati identificativi.
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