Qualcuno sapeva che un commerciante agrigentino doveva ancora 1500 euro a una ditta fornitrice, gli ha così inviato un sollecito di pagamento, ma con un Iban diverso da quello reale. L'obiettivo? Intascare quei soldi senza alcuna fatica, mettendo in atto una vera e propria truffa su cui sta adesso indagando la polizia. Il commerciante, infatti, consapevole del debito, ha subito effettuato il bonifico sul conto indicato. Aveva ricevuto il sollecito per la seconda volta, c'era scritto che l'Iban era differente "perché c'erano stati problemi tecnici". Eppure, nonostante il pagamento, ha ricevuto pochi giorni una nuova lettera, dove la ditta lo invitava nuovamente a saldare il conto. Il commerciante, a quel punto infastidito, ha chiamato il mittente e ha chiarito tutto: quello fornito precedentemente non era il vero Iban, ma quello di un truffatore che era a conoscenza della situazione. La vittima ha denunciato tutto alla polizia che ha avviato le indagini per risalire all'autore del raggiro.