Per alcune ore si è temuto che le motovedette non riuscissero a fare in tempo e che, al confine delle acque territoriali, quel peschereccio stracarico di persone colasse a picco. In Prefettura ad Agrigento, qualcuno ha perfino pensato, e non ha fatto mistero di questa preoccupazione, al naufragio del 3 ottobre 2013 che costò la vita a 368 migranti. Tutto si è invece risolto fortunatamente nel migliore dei modi. Poco dopo mezzanotte 245 tra siriani, pakistani, egiziani e bengalesi sono sbarcati a Lampedusa. A soccorrere il peschereccio di 20 metri, salpato da Zuara in Libia, tre motovedette della guardia di finanza e una di Frontex. Le quattro unità non si sono limitate a «scortare» l’imbarcazione in difficoltà: hanno infatti affiancato la carretta facendole da scudo per impedire che il mare in tempesta la rovesciasse.
I profughi, una volta sbarcati al molo Favarolo, hanno raccontato d’aver pagato da 2 mila a 5mila dollari a testa per la traversata cominciata la sera di venerdì. Tutti, dopo un primo triage sanitario che non ha evidenziato alcuna criticità, sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove, all’alba, c’erano 251 persone. Il piano di trasferimenti disposto dalla Prefettura ha consentito di svuotare immediatamente la struttura di prima accoglienza. Poche ore dopo, nel centro sono rimasti solo in 10, tutti minorenni non accompagnati. Gli altri 241 sono stati imbarcati sul traghetto di linea Galaxy diretto a Porto Empedocle, da dove verranno spostati in serata all’hub di Catania. Tre minorenni, invece, saranno ospitati in centri dell’Agrigentino.
«Da quando Giorgia Meloni ha iniziato a lavorare con la Tunisia, i dati delle ultime settimane registrano una riduzione dell’80% di sbarchi irregolari e di vittime in mare», ha sottolineato il ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida, parlando all’iniziativa di FdI «L’Italia vincente. Un anno di risultati del governo Meloni». Un italiano, ha aggiunto, «non può essere contro l’immigrazione che permette alle imprese di lavorare e crescere. Quattromila arriveranno regolarmente dalla Tunisia. È l’immigrazione illegale l’avversario».
Secondo i dati del Viminale quest’anno gli sbarchi sono raddoppiati: al 20 ottobre erano approdati in Italia 141.043 migranti, mentre l’anno prima erano stati 77.167 e 50.881 nel 2021. La maggior parte dei profughi in fuga sono guineani, ivoriani, tunisini, egiziani, bengalesi e del Burkina Faso. Degli oltre 141 mila approdati sulle nostre coste, 14.449 sono minori non accompagnati che non è sempre facile sistemare in strutture d’accoglienza. Lo scorso anno erano stati poco più di 14 mila, l’anno prima oltre 10 mila.
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