Celebrato a Canicattì il funerale del nostro collega Angelo Meli, morto giovedì sera a 61 anni per un malore improvviso. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Canicattì, Vincenzo Corbo; il direttore del Giornale di Sicilia, Marco Romano; il presidente del Centro Pio La Torre, Vito Lo Monaco; gli ex presidenti dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia, Riccardo Arena e Giulio Francese. Molti anche i colleghi arrivati da tutta la Sicilia, parenti e amici.
Alla cremazione, a Delia, è seguita una cerimonia laica e poi un intervento della Maria Rita Sgammeglia, di Romano e di Lo Monaco che hanno ricordato Angelo e il grande affetto dimostrato in queste ore da chi lo aveva conosciuto.
Angelo Meli ha lavorato per oltre 30 anni al Giornale di Sicilia, da tutti è stato ricordato come un uomo rigoroso, affidabile, sereno, allegro e generoso. Originario di Campobello di Licata, ma cresciuto a Canicattì, aveva cominciato negli anni Ottanta occupandosi della cronaca locale di Agrigento e successivamente dei temi legati al giornalismo economico. Assunto dal Giornale di Sicilia nel 1991, si era laureato in Scienze della Comunicazione mentre lavorava. Per anni al Notiziario, al fianco del caposervizio dell'Economia, Natale Conti, aveva curato diverse rubriche di successo, come "Il lavoro che c'è".
Negli ultimi anni aveva abbracciato con passione e dedizione la nuova avventura dell'online, con il gruppo di Gds.it. Da sempre al fianco dei colleghi di ogni testata, soprattutto i più giovani, era il responsabile della comunicazione del Centro Pio La Torre di Palermo per il quale ha curato anche il periodico Assud'Europa, obiettivo puntato sui 'quadranti' delle cruciali questioni economiche, collegate alle sfide regionali ed europee, e delle vie della legalità.
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