Liste d'attesa, irruzione dei Nas all'Asp di Agrigento: l'indagine si allargherà alle strutture sanitarie di tutta la Sicilia
Nelle sette pagine che riassumono i risultati dell’ispezione condotta all'Asp di Agrigento i Nas hanno messo in fila una lunga serie di presunte irregolarità nella gestione delle liste d’attesa. È, questo, il primo atto di una indagine a tappeto che il Nucleo antisofisticazione dei carabinieri sta conducendo dopo che dal ministero della Salute è partito, in primavera, l’allarme sui tempi biblici che si registrano in alcune aree del Paese per prestazioni ambulatoriali, interventi e ricoveri. L’indagine dei Nas coinvolgerà tutte le Asp e gli ospedali della Sicilia, visto che nell’Isola, si registrano numeri record sulle liste d’attesa: 237.512 richieste ancora pendenti di visite ambulatoriali, secondo l’ultimo rilevamento della Regione, e poco meno di 40 mila prenotazioni di ricovero rimaste senza risposta. Ciò comporta che c’è chi attende una prestazione sanitaria da oltre sei mesi, in qualche caso da un anno, e chi si è visto fissare l’intervento o la visita anche a distanza di più di sei mesi dalla richiesta. Nel frattempo la Regione corre ai ripari. Nei prossimi giorni chiunque abbia prenotato una visita o un intervento in un ospedale pubblico o in una Asp verrà contattato telefonicamente per confermare l’interesse alla prestazione. È il passaggio principale, dal punto di vista del paziente, di un piano che l’assessorato regionale alla Sanità ha definito venerdì sera per tagliare le liste d’attesa. Il documento, firmato dall’assessore Giovanna Volo e dal dirigente della Pianificazione Strategica Salvatore Iacolino, è stato inviato ieri alle Asp e avvia un percorso a tappe forzate che dovrà concludersi entro il 4 settembre con la riscrittura totale delle agende di prenotazione di Asp e ospedali. I servizi completi di Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia in edicola