
Il comandante di un motopesca tunisino e i tre componenti dell’equipaggio sono finiti in carcere, a conclusione di un’operazione congiunta di squadra mobile, polizia di Stato e guardia di finanza, con l’accusa di pirateria ai danni di alcuni gruppi di migranti in difficoltà. A comunicarlo è la procura della Repubblica di Agrigento con una nota del capo dell’ufficio Salvatore Vella. Il gip, in particolare, ha convalidato il fermo e disposto la custodia in cella contrariamente a quanto era accaduto nei giorni scorsi in un’operazione analoga che aveva portato alla scarcerazione dei quattro indagati per difetto di giurisdizione.
«Per la prima volta, nella famigerata rotta migratoria del Mediterraneo centrale - scrive il procuratore facente funzioni Salvatore Vella -, si contesta agli indagati il reato di pirateria marittima, previsto dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare. Le indagini, portate avanti in collaborazione dagli investigatori della squadra mobile e della guardia di finanza e dal personale della guardia costiera di Lampedusa, hanno permesso di accertare che diversi equipaggi di pescherecci tunisini hanno cessato di essere pescatori e si sono dedicati alla più lucrosa attività di pirati, depredando i numerosi barchini in ferro che continuano a partire dalle coste di Sfax, in Tunisia, con a bordo, per la maggior parte, migranti sud-sahariani ed asiatici». I componenti dell’equipaggio, in particolare, avrebbero minacciato con coltelli i migranti, sbarrando loro la strada se non avessero assecondato le loro pretese di consegnare denaro e cellulari.
«Le condotte delittuose dei nuovi pirati - scrive ancora il procuratore - mettono gravemente a rischio la vita dei migranti, che tentano di attraversare il Canale di Sicilia sui precari barchini in ferro di Sfax, ancor più delle già gravi condotte illecite dei trafficanti di essere umani tunisini e libici. L’operazione di oggi apre nuovi scenari su quello che ogni giorno accade nella rotta del Mediterraneo Centrale, la rotta migratoria più mortale al mondo, secondo i dati dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni».
Vella aggiunge: «La procura di Agrigento ha già avviato un tavolo tecnico di approfondimento del fenomeno della pirateria in mare nel mediterraneo centrale con il comando generale delle Capitanerie di porto - guardia costiera, con il comparto aeronavale della guardia di finanza e col mondo dell’Accademia universitaria». I particolari dell’operazione saranno resi noti in una conferenza stampa in programma domani mattina in procura.
7 Commenti
gaspare55
30/07/2023 11:45
Ma la tanto osannata Giorgia non aveva sbandierato ai quattro venti l'accordo con il presidente tunisino? I soldi a loro i migranti a noi. Parlare poco e agire di più
Fred
30/07/2023 12:28
I migranti sono i nuovi Ultimi e un uomo che si dica cristiano dovrebbe vedere Gesù in loro
Pietro 2
30/07/2023 18:55
Così però va a finire che loro sono il Cristo e noi il diavolo,e così non và.
nino
30/07/2023 13:08
Ma quelli se ne fregano! Sanno benissimo come funziona la giustizia italiana, altrimenti non lo farebbero. Domani sono liberi
honhil
30/07/2023 15:49
Non si diventa pirati da un giorno all’altro. Ma l’avere aperto finalmente gli occhi… è un gran passo avanti.
Don Nunzio Malasomma
30/07/2023 16:06
Una guerra fra poveri migranti e poveri pirati tunisini determinata dall'assenza di una organizzazione di regolari flussi migratori da parte degli stati europei che si affacciano sul Mediterraneo. Invece si pagano dittatori ed autocrati per impedire che questi poveretti partano dalle coste africane dove hanno tanto sofferto nei centri di detenzione quando non respinti nel Sahara a morire di fame e sete.
Rho
31/07/2023 08:26
Non sono poveri ne i pirati ne i clandestini. È gente che non vuole lavorare e campare su chi lavora
massimo
30/07/2023 17:02
Caro Gaspare55, dici il giusto, ma appena la Meloni si azzarda a parlare di blocchi navali e di accordi con i paesi del Nord Africa, l'opposizione di Sinistra comincia a disperarsi e a urlare accusandola di essere inumana. Purtroppo l'Italia è il solo Paese europeo che ha una opposizione che difende i clandestini, i trafficanti e gli scafisti. In Spagna, Francia, Portogallo governi di qualsiasi tendenza praticano i blocchi navali e nessuna opposizione si straccia le vesti. Questa è la verità.
Cino
30/07/2023 22:14
La verità è che la destra ha ottenuto il potere grazie a promesse irrealizzabili e questi sono i risultati
honhil
30/07/2023 17:49
Non si diventa pirati da un giorno all’altro. Ma l’avere aperto finalmente gli occhi… è un gran passo avanti.