«È possibile che venga intitolato un luogo a Marcello Dell’Utri? Mi sembra un controsenso che questa Agrigento, così bella, alle volte diventi così brutta e faccia finta di dimenticare. So che Dell’Utri ha qui contatti, amicizie e frequentazioni. Dell’Utri ha saldato, ad oggi, i suoi conti con la giustizia e nessuno glielo impedisce. Dedicare un luogo importante, un luogo di cultura, a Marcello Dell’Utri forse, oggi, è non rispettare la memoria di questa terra che tanto ha dato in termini di sangue, dolore, alla storia dell’Italia e che ha fatto dei passi in avanti importanti». Lo ha detto il procuratore capo reggente, Salvatore Vella, ieri sera, poco prima che iniziasse nel teatro del Parco archeologico Valle dei Templi, la rappresentazione dello spettacolo «L’ultima estate. Falcone e Borsellino trent’anni dopo» di Claudio Fava, per la regia di Chiara Callegari, con Simone Luglio nei panni di Giovanni Falcone e Giovanni Santangelo in quelli di Paolo Borsellino.