Sono 240 i migranti sbarcati, durante la notte, a Lampedusa; tutti sono stati trasferiti all’hotspot dove in questo momento ci sono quasi 2 mila ospiti. Cinque le imbarcazioni soccorse dalla motovedetta Cp319 della guardia costiera, un barchino, che non è stato ancora trovato, è invece riuscito ad arrivare direttamente a Playa de Palme e i 17 etiopi e sudanesi che vi erano a bordo sono stati bloccati, dai carabinieri, sul lungomare Luigi Rizzo. Hanno raccontato di essere partiti da Zuwara, in Libia, all’una di mercoledì scorso e d’aver viaggiato su una barca in vetroresina di 7 metri.
Un racconto che appare inverosimile ai militari dell’Arma che non hanno ancora trovato il natante. Appare molto più probabile che il gruppo sia salpato dalla Tunisia, come hanno dichiarato gli altri 5 gruppi di migranti giunti sull’isola durante la notte, che hanno parlato di Sfax quale luogo di partenza per la traversata.
Delle 5 barche soltanto una di 7 metri, in ferro, aveva il motore. Non è chiaro, ma i migranti verranno sentiti dai poliziotti della squadra mobile, se i motori siano stati persi durante il viaggio o se invece, come è già accaduto in passato, siano stati rubati da equipaggi di pescherecci che affiancano le carrette e smontano i propulsori, lasciando le barche cariche di migranti alla deriva.
Sui natanti soccorsi c’erano 40, 41 (14 donne e 8 minori), 40 (4 donne), 37 (6 donne) e 65 (10 donne) originari di Camerun, Costa d’Avorio, Guinea, Liberia, Senegal, Mali, Burkina Faso, Gambia, Sierra Leone e Sudan.
I sei gruppi di migranti, dopo i primi controlli sanitari, sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove, al momento, ci sono 1.979 ospiti. Per la mattinata, la Prefettura di Agrigento, d’intesa con il Viminale, ha disposto il trasferimento di 472 persone con il traghetto di linea Galaxy che giungerà in serata a Porto Empedocle e, con un volo charter per Bologna, di altri 180.
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