Autopsia sul fratello della donna scomparsa a Favara: nessuna violenza, forse è morto di overdose
Nessun trauma, né tracce di violenze. Tanto è emerso a margine dell’autopsia, terminata nel primo pomeriggio, sulla salma di Vincenzo Lattuca, il quarantatreenne di Favara (Ag) che è morto martedì notte, prima ancora di arrivare al pronto soccorso dell’ospedale di Agrigento, dopo essere stato colto da malore improvviso. L’esame autoptico - su incarico del procuratore reggente Salvatore Vella - è stato eseguito dal medico legale Alberto Alongi, assieme ad un tossicologo. L’inchiesta sulla misteriosa morte di Lattuca - per spaccio di droga e morte quale conseguenza di altro reato - privilegia l’ipotesi di un decesso imputabile ad overdose di eroina. Non essendo stati riscontrati traumi o tracce di violenze sembra accreditarsi l’idea, dei pm e dei poliziotti della Squadra mobile, di un gesto volontario d’assunzione stupefacenti. Bisognerà, adesso, però, aspettare gli esiti dei disposti esami tossicologici che dovranno stabilire, con certezza scientifica, di che tipo di droga il quarantatreenne ha fatto uso, quale era la composizione e con che sostanza è stata “tagliata». Enzo Lattuca era il fratello di Gessica, la ventisettenne, mamma di quattro figli, scomparsa nell’agosto del 2018. Nelle scorse settimane era stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di avere ucciso a botte la sorella e aver fatto poi sparire il cadavere.