Agrigento

Giovedì 21 Novembre 2024

A Lampedusa naufragio con 35/40 dispersi, poi scatta un altro allarme

Un barchino di migranti ha recuperato 4 naufraghi davanti a Sfax, in Tunisia, e secondo i sopravvissuti, arrivati in nottata a Lampedusa, tra 35 e 40 compagni di viaggio sono rimasti in balia delle onde. Ma nel pomeriggio al racconto dell’ennesima tragedia si sovrappone l’sos lanciato da Alarm Phone che segnala un barcone con 50 migranti, partito dalla Libia, alla deriva nel Mediterraneo centrale, in acque internazionali. «La situazione è critica. Siamo appena stati chiamati. Sono disperati e stanno aspettando i soccorsi. L’acqua sta entrando nella barca. Esortiamo le autorità competenti: non lasciateli annegare!», è l’appello su Twitter della ong, che segnala la vicinanza all’imbarcazione in difficoltà del peschereccio Alba Chiara, «ma non riusciamo a comunicare direttamente. Abbiamo chiesto alle autorità libiche di rispondere all’sos ma affermano di essere nel giorno festivi del venerdì», spiega Alarm Phone. I quattro giunti a Lampedusa hanno fatto naufragio martedì scorso, dopo sei ore di navigazione, mentre si dirigevano verso le coste siciliane. Dopo alcune ore in acqua, sono stati presi a bordo dal barchino che ha navigato per almeno 36 ore prima di giungere nell’area Sar, dove nella serata di ieri è stato intercettato dai mezzi della Guardia costiera e scortato fino al molo Favaloro di Lampedusa. In giornata si era diffusa la voce che altre cinque persone fossero state soccorse e condotte in Tunisia, da dov’erano partite, ma la notizia non ha trovato alcuna conferma. Intanto, a Lampedusa oggi sono arrivati 268 migranti su sette barche, tutti portati nell’hotspot di contrada Imbracola. E prima della mezzanotte, in un paio d’ore, erano approdati in 290 su otto imbarcazioni, mentre 51 provenienti dalla Libia erano sfuggiti ai controlli e sono stati bloccati dai carabinieri lungo la costa dell’isola, in una località che si chiama Mare Morto. . Nel centro gestito dalla Croce rossa, prima che la prefettura, in accordo con il Viminale, decidesse il trasferimento di oltre 450 persone, il numero degli ospiti aveva sfiorato i 1.200. La struttura, perennemente sovraffollata, può contenere un massino di 400 persone.

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