Sono 1.145 i migranti ospiti dell’hotspot di Lampedusa che fino a sabato notte accoglieva poche decine di persone. I migranti, fra cui molte donne, arrivati nelle ultime ore vengono pre-identificati e sentiti dalla polizia. Chi è partito da Sfax racconta d’aver pagato per la traversata su barchini di 7 o 8 metri dai mille ai 3 mila dinari tunisini. Le nazionalità di chi è partito dalla Tunisia sono: Burkina Faso, Camerun, Costa d’Avorio, Guinea, Mali, Nigeria, Sudan, Togo, Benin, Ghana. Da Zuwarah, in Libia, sono salpati invece bengalesi, eritrei, malesi, gambiani, marocchini, nigeriani, siriani ed egiziani. Tre su 12 imbarcazioni - con a bordo rispettivamente 134, 42 e 129 persone - sono partite dalla Libia, pagando dai 2.500 ai 4mila dollari a testa. È stata una lunga notte di lavoro per le forze dell’ordine a Lampedusa, dove si sono susseguiti dodici soccorsi di barche e barchini: sono sbarcati 691 ivoriani, malesi, ghanesi, nigeriani, sudanesi, siriani, marocchini, bengalesi ed egiziani. Ieri, gli approdi erano stati 15 con 612 persone complessivamente. A mobilitarsi per portare in salvo i migranti in viaggio, tanto in area Sar quanto nelle acque antistanti alle isole Pelagie, sono state le motovedette della Capitaneria di porto e della guardia di finanza. A bordo dei 12 natanti, da un minimo di 38 persone fino ad un massimo di 134. I porti di partenza sono risultati essere - stando alle dichiarazioni degli stessi sbarcati - quelli di Zuwarah in Libia e Sfax in Tunisia.