Ancora sbarchi a Lampedusa, la cui difficile situazione è stata al centro di un incontro oggi tra i ministri Matteo Salvini e Matteo Piantedosi con il sindaco dell’isola Filippo Mannino mentre proseguono i trasferimenti dei migranti ospitati nell’hotspot ormai al collasso da giorni con navi ed aerei.
Anche oggi tre barchini, con 155 migranti, sono stati soccorsi al largo di Lampedusa dalle motovedette della guardia costiera e della guardia di finanza. Gli arrivi salgono così a 7 dalla mezzanotte, con un totale di 428 persone. Sugli ultimi natanti c'erano gruppi di 66, partiti da Sabratha in Libia; 23 (4 donne e 2 minori) e 66 (9 donne e 4 minori) salpati da Chebba e Madhia in Tunisia. I gruppi erano composti da bengalesi, siriani e palestinesi il primo e da tunisini gli altri due, che hanno pagato fino a 5 mila dinari tunisini.
Sul fronte sud orientale delle coste ragusane, invece, un’imbarcazione con 29 migranti è stata soccorsa da una motovedetta delle fiamme gialle al largo dell’Isola delle Correnti. I profughi, tutti uomini e in buone condizioni di salute, sono sbarcati a Pozzallo e saranno trasferiti nell’hotspot che attualmente ospita circa 400 persone.
Da Lampedusa intanto per tutta la giornata sono proseguiti i trasferimenti: sono quasi 1.400 i migranti che lasceranno l'hotspot (la cui capienza è di 400 posti) e l’isola. Due i voli militari previsti: 90 persone con destinazione Bologna e altrettante per Pisa. Con il traghetto Galaxy sono invece partiti in 170 (che andranno poi nei Cas di Abruzzo, Marche, Liguria, mentre 50 minori non accompagnati verranno trasferiti in strutture di Taranto e Brindisi) mentre il pattugliatore Cinus della guardia di finanza ha provveduto a trasferire altri 90 migranti a Pozzallo. Con il traghetto di linea in partenza nelle prossime ore, arriveranno a Porto Empedocle altri 360 migranti che raggiungeranno poi la Lombardia (200), il Piemonte (100) e la Toscana (60). Previsto, infine, l’attracco della nave Vega della guardia costiera che imbarcherà 500 migranti per Reggio Calabria.
Intanto stamane a Roma un incontro tra il vicepremier Matteo Salvini, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il sindaco di Lampedusa è servito per affrontare diversi temi tra i quali il possibile rifacimento di alcune strade, la situazione dei rifiuti e il loro smaltimento, l’ampliamento dell’ambulatorio medico. E soprattutto la situazione dell’hotspot che, è stato assicurato al termine dell’incontro, non sarà ingrandito. Gli interventi - è stato aggiunto - saranno più rapidi grazie allo stato di emergenza. La Regione Emilia Romagna, dal canto suo, in serata ha chiesto una distribuzione dei migranti più equilibrata e più risorse: «sopportiamo il carico maggiore».
E continua ad essere altissimo il tributo di vite umane. la guardia costiera tunisina ha reso noto di aver rinvenuto, dal 18 al 27 aprile, 210 corpi di migranti, vittime di diversi naufragi al largo di Sfax, Kerkennah e Mahdia. L’obitorio centrale di Sfax, città tunisina da cui sono partiti molti migranti dall’inizio dell’anno, è stracolmo di un gran numero di cadaveri, vittime di naufragi. Almeno 228 persone sono invece sbarcate nel giro di 24 ore a Lanzarote (Canarie) dopo esser state soccorse in mare in imbarcazioni di fortuna. Altre 78 persone sarebbero in pericolo a largo di Malta a quanto riferisce Mediterranea Saving Humans. Nel pomeriggio intanto si è svolta a Roma la manifestazione «Non sulla nostra pelle»: è questo infatti il sunto della posizione dei migranti e dell’Usb sul cosiddetto decreto Cutro. In migliaia, tra donne, bambini e lavoratori migranti, hanno sfilato per le strade del centro della capitale. Accanto a loro anche uno spezzone con con donne russe e ucraine in piazza contro la guerra.
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